Cenni storici

CENNI STORICI

La più antica notizia certa circa la fondazione di Sambuco, è l’atto di donazione del terreno, da parte dei conti del castello di Coccorano, al frate Silvestro, per erigervi un convento.


Il suddetto “actwn” (atto) fu redatto da “Bemadinus, imperialis aulae notarius” il 12 agosto 1260, in lingua latina.
Il frate Silvestro Gozzolini da Osimo, fondatore dei monaci “Silvestrini”, costrui “cum suis fratibus” il convento con la relativa chiesa dedicata a S.Marco e Santa Lucia in “Sambucolis.” Dell’esistenza e della vita del convento ci sono, oltre al citato atto costitutivo, molte testimonianze in pergamene dei secoli XII0 – XIII0 – XIV0, conservati nel monastero Silvestrino di Montefano, presso Fabriano.
Avvennero anche dei miracoli, nel convento di Sambuco, quando era custode frate ”Paolino” (della famiglia dei donatori del terreno), elevato poi agli onori degli altari con il titolo di “Beato”, di lui nella Chiesa di S: Fortunato a Perugia restano una statua e il gonfalone dipinto nel 1471 dove è raffigurato con la scritta”Sanctus Paolinus”.


Storici e cronisti (Ciatti,Crispolti, Jacobelli, Cristofani , Fabrini, Maronti, ed altri) , oltre ai resoconti delle visite pastorali dei Vescovi alle parrocchie, attestano abbondantemente le vicende storiche del posto; da tali testimonianze sappiamo che alla metà del XV0 secolo il convento era già abbandonato e gli edifici erano già in grave decadimento, quasi ruderi.
E’ verosimile, pur mancando precisi documenti scritti, che sulle rovine del convento, già nel XVI secolo, fossero insediati i nuovi titolari di un ampio territorio: “i Giappichini”; infatti :

Da un “Registro parrocchiale delle morti” si ha notizia dell’avvenuto decesso di Gio-Maria Giappichini nato nel 1681.

…inoltre altri cenni storici riportano che:

Da un ” Registro delle nascite “si apprende che il ” 28 novembre 1725″ nacque “Giacomo figlio di Gio-Maria e di donna Cattarina”; i Registri suddetti, insieme a quelli dei matrimoni ed altri della Parrocchia di Coccorano di cui faceva parte Sambuco, sono conservati nell’archivio storico del vescovato di GUBBIO.

Che i Giappichini fossero sul posto almeno dal 1600 è, pertanto, accertato; ed era già evidentemente instaurata la consuetudine-regola della trasmissione da padre in figlio dei nomi del capo-famiglia della dinastia (Giacomo di Giammaria- Giammaria di Giacomo ….. ) mai interrotta.

Il capo-famiglia, era il maschio che amministrava tutti beni posseduti dalla famiglia e controllava la condotta dei famigliari.
Da allora innumerevoli sono i documenti attestanti le varie vicende della casata e dei suoi componenti; molti sono riportati nel libro “La chiesa di S. Marco in Sambucolis”, scritto ed edito nel 2003, dal quale si evince anche che i successori dei “Silvestrini” hanno lasciato a S.Marco la dedicazione della loro chiesa ed eletto lo stesso Santo a protettore della casata, il cui emblema, che tuttora si può vedere in un camino della casa, scolpito nella pietra-architrave, è costituito da un intreccio di rami di quercia e di sambuco.
Nella chiesa di famiglia ili 25 Aprile di ogni anno, da sempre, con messe, processione, benedizione della campagna e con il numeroso intervento di parenti ed amici, la festa del patrono; le funzioni religiose sono registrate, annualmente e puntualmente, nel libro detto “VACCHETIA”
(tale nome deriva dalla pelle di vacca di cui è ricoperto), l’ultimo esemplare, tuttora in uso, porta, come prima data, quella del 25 aprile 1856.